Il tavolo da biliardo è senza dubbio uno dei giochi da tavolo più amati e praticati al mondo, richiede precisione, calma, concentrazione, ma anche strategia e un pizzico di astuzia, non è un semplice passatempo, ma una vera e propria disciplina che mette alla prova le capacità del giocatore sotto diversi aspetti.
Possiamo davvero definire il biliardo uno sport a tutti gli effetti? In realtà la questione è controversa. Se per sport intendiamo un'attività fisica competitiva, con regole ben definite, che richiede allenamento e impegno, allora sì, il biliardo può essere considerato uno sport. Anche se non ha ancora ottenuto il riconoscimento ufficiale del Comitato Olimpico Internazionale, quindi non possiamo parlare di uno sport olimpico.
Ci sono comunque alcune competizioni internazionali di alto livello, come i campionati mondiali, che vedono sfidarsi i migliori giocatori professionisti.
Senza contare che, rispetto ad altri giochi da tavolo, il biliardo ha sicuramente una componente atletica non trascurabile richiede infatti:
- allenamento
- concentrazione
- resistenza mentale
- un buon livello di forma fisica.
Possiamo affermare che purtroppo il biliardo si trova in una zona grigia tra gioco e sport. Ha molte caratteristiche tipiche delle discipline sportive, ma non gode ancora di pieno riconoscimento a livello olimpico.
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Storia del Biliardo come Sport Olimpico
La storia del biliardo ha origini antiche e incerte: si ritiene sia nato in Europa intorno al XV secolo come gioco da tavolo che simulava una partita di croquet. Col tempo si è evoluto fino a diventare un gioco da sala vero e proprio, con l'utilizzo di stecca e palle come lo conosciamo oggi.
Questo affascinante passatempo si diffuse rapidamente in tutto il mondo, dando vita a diverse varianti come il pool, lo snooker, la carambola e il goriziano, ognuna con regole e stili di gioco diversi.
Nonostante la sua notorietà tra gli appassionati, solo nel 1998 il biliardo venne riconosciuto ufficialmente come uno sport dal Comitato Olimpico Internazionale. Anche se, questa certificazione non gli ha ancora garantito l'accesso tra le discipline olimpiche.
Per entrare a far parte del programma dei Giochi, uno sport deve soddisfare rigidi criteri come diffusione geografica mondiale, alto numero di praticanti, parità di genere tra atleti, lotta al doping e appeal mediatico. Requisiti che il biliardo fatica a raggiungere pienamente.
I tentativi e le candidature avanzate dalla World Confederation of Billiards Sports, l'organo che riunisce le federazioni internazionali, non hanno aperto le porte delle Olimpiadi al biliardo. L'ultima occasione persa è stata Tokyo 2020, dove il biliardo era tra gli sport proposti ma poi rifiutati dal CIO.
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Qual è la differenza tra uno sport e un gioco?
Proviamo a capirlo partendo dalle basi: cos'è uno sport? Non c'è una definizione unica, ma ci sono alcuni elementi ricorrenti che distinguono l'attività sportiva dal semplice gioco vediamoli per sommi capi.
L'attività sportiva richiede un impegno fisico e mentale da parte dei partecipanti, che devono sottostare a regole precise e misurare le proprie prestazioni con criteri oggettivi, ed ha una dimensione competitiva e agonistica, che implica la presenza di avversari, arbitri, classifiche e premi.
La disciplina sportiva, deve avere una dimensione sociale e culturale, che coinvolge spettatori, tifosi, media e organizzazioni.
Uno sport ha una dimensione etica ed educativa, che promuove valori come il fair play, il rispetto, la solidarietà e lo spirito di squadra.
D'altro canto il gioco, invece, è un’attività ludica che si svolge principalmente per divertimento e svago, che può avere delle regole e una componente fisica o mentale, ma non necessariamente una dimensione competitiva o agonistica.
Un'attività ludica, può anche avere una dimensione sociale o culturale, ma non ha una dimensione etica o educativa.
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Perché il biliardo dovrebbe essere considerato uno sport?
A questo punto, possiamo chiederci se il biliardo soddisfa le caratteristiche di uno sport o se si tratta solo di un gioco.
Purtroppo la risposta non è univoca, altrimenti esso sarebbe già stato inserito nel programma olimpico, poiché dipende dal punto di vista e dal livello di pratica.
Per alcuni, il biliardo può essere solo un passatempo da fare in compagnia, senza alcuna pretesa di competizione o di prestazione, per altri invece, può essere una vera e propria passione, che richiede allenamento, disciplina e dedizione.
Però chi sostiene che il biliardo sia uno sport, lo fa basandosi su valide argomentazioni come per esempio:
- richiede abilità fisiche e mentali, come la coordinazione occhio-mano, la precisione, la forza, la resistenza, la strategia, la concentrazione e la memoria;
- ha una dimensione competitiva e agonistica, che si esprime attraverso tornei, campionati, ranking e premi a livello nazionale e internazionale;
- Il biliardo ha una dimensione sociale e culturale, che coinvolge milioni di praticanti e appassionati in tutto il mondo, con diverse varianti e tradizioni, e promuove valori come il fair play, il rispetto, la sportività e l’integrità.
Senza contare che, praticare lo sport del biliardo porta con sé anche dei benefici per la salute fisica e mentale.
Secondo uno studio della Federazione Italiana Biliardo Sportivo (FIBIS), il biliardo è una ginnastica per il cervello e non solo. Infatti, se pratichiamo questo sport potremmo ottenere i seguenti benefici:
- Migliorare le funzioni cognitive, come l’attenzione, la memoria, il ragionamento e la risoluzione dei problemi.
- Ridurre lo stress e l’ansia, favorendo il rilassamento e il benessere psicologico.
- Stimolare la circolazione sanguigna e il metabolismo, bruciando calorie e tonificando i muscoli.
- Prevenire l’invecchiamento cerebrale e il rischio di demenza, mantenendo attive le connessioni neurali.
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Petizione di World Confederation of Billiards Sports e Olimpiadi di Parigi 2024
Purtroppo, però nonostante tutti questi argomenti a favore dell'ingresso del biliardo come sport olimpico, il COI non sembra ancora convinto a includerlo nel programma olimpico. Anche se, la speranza non è persa.
La WCBS, ha lanciato una petizione online per portare il biliardo alle Olimpiadi di Parigi 2024, che ha già raccolto oltre 100 mila firme da tutto il mondo e mira a raggiungere almeno 500 mila.
La petizione si basa sul fatto che è uno sport universale, praticato da persone di ogni età, genere, cultura e abilità. Senza contare che, è uno sport ecologico, che non richiede grandi infrastrutture o risorse naturali.
Dulcis in fundo, il biliardo è uno sport che si adatta ai nuovi trend e alle nuove tecnologie.
Nonostante le evidenti sfide nell'ottenere il riconoscimento ufficiale come disciplina olimpica, il biliardo condivide molte delle qualità fondamentali che lo definiscono uno sport: richiede abilità, precisione, strategia e porta con sé un profondo impegno sia fisico che mentale.